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Aggiornamenti normativi
MIT: Esperibilità del soccorso istruttorio per mancato deposito
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/06/2025, n. 3604 ha risposto al seguente quesito: Nel bando di gara per la gestione di asili nido comunali, pubblicato pochi giorni dopo l'approvazione del decreto correttivo, con riferimento alle clausole sociali di cui all'art. 57 e all. II.3, non è stato indicato di produrre in sede di gara né il rapporto sulla situazione del personale dipendente, ai sensi dell'art. 46 del D.Lgs. 198/2006, né la dichiarazione di impegno di assunzione di una quota di personale femminile nonché giovanile necessaria all'esecuzione dell'appalto. Gli operatori economici partecipanti, salvo uno di essi, non hanno prodotto la sopra citata documentazione. A seguito di richiesta di chiarimenti, ex art.101c. 3, gli operatori economici inadempienti hanno confermato di non aver depositato, neppure nella busta dell'offerta, il r...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/06/2025, n. 3604 ha risposto al seguente quesito: Nel bando di gara per la gestione di asili nido comunali, pubblicato pochi giorni dopo l'approvazione del decreto correttivo, con riferimento alle clausole sociali di cui all'art. 57 e all. II.3, non è stato indicato di produrre in sede di gara né il rapporto sulla situazione del personale dipendente, ai sensi dell'art. 46 del D.Lgs. 198/2006, né la dichiarazione di impegno di assunzione di una quota di personale femminile nonché giovanile necessaria all'esecuzione dell'appalto. Gli operatori economici partecipanti, salvo uno di essi, non hanno prodotto la sopra citata documentazione. A seguito di richiesta di chiarimenti, ex art.101c. 3, gli operatori economici inadempienti hanno confermato di non aver depositato, neppure nella busta dell'offerta, il r...
La figura dell’amministratore di fatto deve essere individuata attraverso i c.d....
Nell’accogliere l’appello il Consiglio di Stato si sofferma sulla nozione di “amministratore di fatto”. Ricordando che la responsabilità dell’amministratore di fatto ai sensi dell’art. 2639 c.c., postula un esercizio continuativo e significativo anche solo di taluno dei poteri tipici inerenti quella funzione, purché l’attività gestoria, svolta in modo non episodico od occasionale, sia apprezzabile. [[CASESTUDY]] Per cui solo attraverso l’analisi degli atti di gestione in concreto svolti dal soggetto agente è possibile stabilire se questi ha rivestito di fatto la funzione di amministratore della società. Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 04/06/2025, n. 4863: 14.3. Sulla nozione di amministratore di fatto accertabile da una stazione appaltante è necessario fornire alcuni chiarimenti. 14.4. Ai fini del riconoscimento della qualifica di amministra...
Nell’accogliere l’appello il Consiglio di Stato si sofferma sulla nozione di “amministratore di fatto”. Ricordando che la responsabilità dell’amministratore di fatto ai sensi dell’art. 2639 c.c., postula un esercizio continuativo e significativo anche solo di taluno dei poteri tipici inerenti quella funzione, purché l’attività gestoria, svolta in modo non episodico od occasionale, sia apprezzabile. [[CASESTUDY]] Per cui solo attraverso l’analisi degli atti di gestione in concreto svolti dal soggetto agente è possibile stabilire se questi ha rivestito di fatto la funzione di amministratore della società. Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 04/06/2025, n. 4863: 14.3. Sulla nozione di amministratore di fatto accertabile da una stazione appaltante è necessario fornire alcuni chiarimenti. 14.4. Ai fini del riconoscimento della qualifica di amministra...
Non compatibili con la normativa europea limiti quantitativi alla partecipazione...
Non compatibili con la normativa europea limiti quantitativi alla partecipazione agli RTI Nei casi di affidamenti a raggruppamenti temporanei di imprese (RTI), la libera suddivisione delle quote di partecipazione ed esecuzione dei lavori tra gli operatori riuniti deve essere effettuata entro il limite consentito dai requisiti di qualificazione posseduti da ciascuno di essi, in considerazione delle prestazioni che ci si è impegnati a realizzare. Non può la singola impresa assumere una quota di esecuzione dei lavori in misura superiore alla qualificazione posseduta. [[CASESTUDY]] Una modifica delle quote, proposta dal raggruppamento affidatario dell’appalto rispetto a quanto indicato in sede di offerta, può essere autorizzata dalla stazione appaltante, a cui è rimessa ogni valutazione sulla compatibilità di tale modifica con i requisiti posseduti dalle imprese interessate, anche su...
Non compatibili con la normativa europea limiti quantitativi alla partecipazione agli RTI Nei casi di affidamenti a raggruppamenti temporanei di imprese (RTI), la libera suddivisione delle quote di partecipazione ed esecuzione dei lavori tra gli operatori riuniti deve essere effettuata entro il limite consentito dai requisiti di qualificazione posseduti da ciascuno di essi, in considerazione delle prestazioni che ci si è impegnati a realizzare. Non può la singola impresa assumere una quota di esecuzione dei lavori in misura superiore alla qualificazione posseduta. [[CASESTUDY]] Una modifica delle quote, proposta dal raggruppamento affidatario dell’appalto rispetto a quanto indicato in sede di offerta, può essere autorizzata dalla stazione appaltante, a cui è rimessa ogni valutazione sulla compatibilità di tale modifica con i requisiti posseduti dalle imprese interessate, anche su...
FOCUS: “Il principio di rotazione negli affidamenti sottosoglia: il gestore uscente...
Il caso e la rilevanza della decisione Con la sentenza n. 10136 del 27 maggio 2025, il TAR Lazio ha fornito un’ulteriore, significativa interpretazione del principio di rotazione negli affidamenti sottosoglia, dichiarando inammissibile il ricorso proposto dal gestore uscente avverso un nuovo affidamento diretto, ritenendo insussistente l’interesse legittimo a ricorrere in capo all’operatore economico escluso ope legis dal successivo affidamento. Il caso riguardava una procedura ex art. 50, comma 1, lett. b), del d.lgs. n. 36/2023, preceduta da un avviso pubblico per manifestazioni di interesse e seguita da inviti a presentare offerta economica. Il valore dell’appalto, inferiore a 140.000 euro, consentiva il ricorso all’affidamento diretto procedimentalizzato. [[CASESTUDY]] Il principio di rotazione e il nuovo Codice dei contratti pubblici L’art. ...
Il caso e la rilevanza della decisione Con la sentenza n. 10136 del 27 maggio 2025, il TAR Lazio ha fornito un’ulteriore, significativa interpretazione del principio di rotazione negli affidamenti sottosoglia, dichiarando inammissibile il ricorso proposto dal gestore uscente avverso un nuovo affidamento diretto, ritenendo insussistente l’interesse legittimo a ricorrere in capo all’operatore economico escluso ope legis dal successivo affidamento. Il caso riguardava una procedura ex art. 50, comma 1, lett. b), del d.lgs. n. 36/2023, preceduta da un avviso pubblico per manifestazioni di interesse e seguita da inviti a presentare offerta economica. Il valore dell’appalto, inferiore a 140.000 euro, consentiva il ricorso all’affidamento diretto procedimentalizzato. [[CASESTUDY]] Il principio di rotazione e il nuovo Codice dei contratti pubblici L’art. ...
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Al via il Tavolo dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate per garantire adeguati risparmi alla spesa pubblica" Ha preso il via il 3 giugno 2025 presso l’Autorità Nazionale Anticorruzione il Tavolo dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate, previsto dal Correttivo al Codice degli Appalti. Ad Anac è stata affidata una funzione di coordinamento. [[CASESTUDY]] Il Tavolo coordinerà e fornirà l’ indirizzo strategico, con l’obiettivo di favorire una gestione più efficiente e specializzata delle attività di committenza pubblica. Pertanto, si pone come punto di riferimento per lo sviluppo e la diffusione delle migliori pratiche, contribuendo a rafforzare la trasparenza, l’efficienza e l’innovazione nel sistema degli appalti e degli acquisti pubblici.Il Tavolo, pre...
Al via il Tavolo dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate per garantire adeguati risparmi alla spesa pubblica" Ha preso il via il 3 giugno 2025 presso l’Autorità Nazionale Anticorruzione il Tavolo dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate, previsto dal Correttivo al Codice degli Appalti. Ad Anac è stata affidata una funzione di coordinamento. [[CASESTUDY]] Il Tavolo coordinerà e fornirà l’ indirizzo strategico, con l’obiettivo di favorire una gestione più efficiente e specializzata delle attività di committenza pubblica. Pertanto, si pone come punto di riferimento per lo sviluppo e la diffusione delle migliori pratiche, contribuendo a rafforzare la trasparenza, l’efficienza e l’innovazione nel sistema degli appalti e degli acquisti pubblici.Il Tavolo, pre...
FOCUS: “Aggiudicazione senza verifica dei requisiti: è ammessa la convalida ex...
Con la sentenza n. 977 del 28 maggio 2025, il TAR Campania, Salerno, Sez. I, ha affrontato una questione di rilievo pratico e sistematico nelle procedure di evidenza pubblica: l’ammissibilità della convalida di un’aggiudicazione definitiva disposta in assenza della previa verifica dei requisiti generali e speciali dell’aggiudicatario. [[CASESTUDY]] Il fatto La stazione appaltante aveva disposto l’aggiudicazione definitiva del servizio all’impresa controinteressata senza eseguire la verifica del possesso dei requisiti di ordine generale e speciale, come imposto dall’art. 17, comma 5, del D.lgs. n. 36/2023. Tale aggiudicazione, dunque, risultava viziata per violazione della disciplina procedimentale in materia di affidamenti. Con successivo provvedimento, adottato circa un mese dopo, l’Amministrazione ha nuovamente disposto l’aggiudicazione definitiva e dichiarato l’ef...
Con la sentenza n. 977 del 28 maggio 2025, il TAR Campania, Salerno, Sez. I, ha affrontato una questione di rilievo pratico e sistematico nelle procedure di evidenza pubblica: l’ammissibilità della convalida di un’aggiudicazione definitiva disposta in assenza della previa verifica dei requisiti generali e speciali dell’aggiudicatario. [[CASESTUDY]] Il fatto La stazione appaltante aveva disposto l’aggiudicazione definitiva del servizio all’impresa controinteressata senza eseguire la verifica del possesso dei requisiti di ordine generale e speciale, come imposto dall’art. 17, comma 5, del D.lgs. n. 36/2023. Tale aggiudicazione, dunque, risultava viziata per violazione della disciplina procedimentale in materia di affidamenti. Con successivo provvedimento, adottato circa un mese dopo, l’Amministrazione ha nuovamente disposto l’aggiudicazione definitiva e dichiarato l’ef...
FOCUS: “Commissione giudicatrice, interesse a ricorrere e requisiti di competenza:...
Premessa Con la sentenza n. 4196 del 16 maggio 2025, il Consiglio di Stato (Sez. V) interviene su questioni centrali in materia di procedure di gara, chiarendo che la nomina della commissione giudicatrice può essere impugnata solo all’esito del procedimento, quando si rende attuale la lesione giuridica dell’interessato. Viene ribadito il principio di ragionevole omogeneità delle competenze richieste ai commissari ai sensi dell’art. 93 del D.Lgs. n. 36/2023, respingendo interpretazioni eccessivamente formalistiche. [[CASESTUDY]] L’impugnabilità differita della nomina della commissione Con la sentenza n. 4196/2025, il Consiglio di Stato riafferma che la nomina della commissione giudicatrice può essere contestata solo all’esito del procedimento di gara, ossia nel momento in cui viene approvato il verbale delle operazioni di gara e si consolida la lesione della sfera giuridica ...
Premessa Con la sentenza n. 4196 del 16 maggio 2025, il Consiglio di Stato (Sez. V) interviene su questioni centrali in materia di procedure di gara, chiarendo che la nomina della commissione giudicatrice può essere impugnata solo all’esito del procedimento, quando si rende attuale la lesione giuridica dell’interessato. Viene ribadito il principio di ragionevole omogeneità delle competenze richieste ai commissari ai sensi dell’art. 93 del D.Lgs. n. 36/2023, respingendo interpretazioni eccessivamente formalistiche. [[CASESTUDY]] L’impugnabilità differita della nomina della commissione Con la sentenza n. 4196/2025, il Consiglio di Stato riafferma che la nomina della commissione giudicatrice può essere contestata solo all’esito del procedimento di gara, ossia nel momento in cui viene approvato il verbale delle operazioni di gara e si consolida la lesione della sfera giuridica ...
La regola della suddivisione in lotti non è assoluta e inderogabile
La ricorrente sostiene che la stazione appaltante avrebbe illegittimamente deciso di non suddividere la gara in esame in lotti, così precludendo l’accesso alla gara alle micro, piccole e medie imprese. Contesta, inoltre la scelta di richiedere un requisito quale il contratto di punta in servizi analoghi nel triennio precedente che sarebbe sproporzionato ed irragionevole in quanto limiterebbe gravemente la partecipazione. [[CASESTUDY]] Tar Lazio, Roma, Sez. III quater, 30/05/2025, n. 10589 respinge il ricorso: La tesi del ricorrente non è condivisibile. L’art. 58 del nuovo Codice contratti dispone che: “1. Per garantire la effettiva partecipazione delle micro, delle piccole e delle medie imprese, anche di prossimità, gli appalti sono suddivisi in lotti funzionali, prestazionali o quantitativi in conformità alle categorie o specializzazioni nel settore dei lavori, servizi e forn...
La ricorrente sostiene che la stazione appaltante avrebbe illegittimamente deciso di non suddividere la gara in esame in lotti, così precludendo l’accesso alla gara alle micro, piccole e medie imprese. Contesta, inoltre la scelta di richiedere un requisito quale il contratto di punta in servizi analoghi nel triennio precedente che sarebbe sproporzionato ed irragionevole in quanto limiterebbe gravemente la partecipazione. [[CASESTUDY]] Tar Lazio, Roma, Sez. III quater, 30/05/2025, n. 10589 respinge il ricorso: La tesi del ricorrente non è condivisibile. L’art. 58 del nuovo Codice contratti dispone che: “1. Per garantire la effettiva partecipazione delle micro, delle piccole e delle medie imprese, anche di prossimità, gli appalti sono suddivisi in lotti funzionali, prestazionali o quantitativi in conformità alle categorie o specializzazioni nel settore dei lavori, servizi e forn...
FOCUS: “Tabelle ministeriali non aggiornate e costo della manodopera: l’ANAC...
Con il Parere di precontenzioso n. 193 del 14 maggio 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione interviene in modo netto su un vizio spesso sottovalutato nella fase di predisposizione degli atti di gara: l’utilizzo, da parte della stazione appaltante, di tabelle ministeriali superate per la stima dei costi della manodopera. L’occasione è offerta da una procedura indetta dal Comune di Macerata Campania per l’affidamento del servizio di igiene urbana, nella quale il costo della manodopera stimato a base d’asta risultava notevolmente inferiore ai valori desumibili dalle tabelle vigenti alla data di pubblicazione della gara. [[CASESTUDY]] Il fatto: un disallineamento che vizia la base d’asta L’operatore economico istante ha evidenziato come il Comune avesse quantificato il costo del lavoro sulla base delle tabelle FISE Assoambiente d...
Con il Parere di precontenzioso n. 193 del 14 maggio 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione interviene in modo netto su un vizio spesso sottovalutato nella fase di predisposizione degli atti di gara: l’utilizzo, da parte della stazione appaltante, di tabelle ministeriali superate per la stima dei costi della manodopera. L’occasione è offerta da una procedura indetta dal Comune di Macerata Campania per l’affidamento del servizio di igiene urbana, nella quale il costo della manodopera stimato a base d’asta risultava notevolmente inferiore ai valori desumibili dalle tabelle vigenti alla data di pubblicazione della gara. [[CASESTUDY]] Il fatto: un disallineamento che vizia la base d’asta L’operatore economico istante ha evidenziato come il Comune avesse quantificato il costo del lavoro sulla base delle tabelle FISE Assoambiente d...
Equivalenza prestazionale e certificazioni
Difettando i prodotti offerti delle caratteristiche tecniche richieste dalla lex specialis a pena di esclusione (assenza della certificazione UNI EN 867-5) non può esserne attestata l’equivalenza. Questo quanto stabilito da Tar Campania, Napoli, Sez. IX, 29/05/2024, n. 4114: 28. Le valutazioni della Stazione appaltante circa l’equivalenza prestazionale non possono essere condivise. [[CASESTUDY]] 29. In giurisprudenza si distingue tra le “specifiche tecniche”, rispetto alle quali il principio di equivalenza è sempre applicabile, e i “requisiti minimi obbligatori”, che possono essere richiesti a pena di esclusione in quanto esprimono la definizione a priori dei bisogni dell’Amministrazione, e quindi hanno l’effetto di perimetrare a monte i tipi di prestazioni che sono state considerate idonee a soddisfare tali bisogni. 30. Il principio di equivalenza, nondimeno, è stato...
Difettando i prodotti offerti delle caratteristiche tecniche richieste dalla lex specialis a pena di esclusione (assenza della certificazione UNI EN 867-5) non può esserne attestata l’equivalenza. Questo quanto stabilito da Tar Campania, Napoli, Sez. IX, 29/05/2024, n. 4114: 28. Le valutazioni della Stazione appaltante circa l’equivalenza prestazionale non possono essere condivise. [[CASESTUDY]] 29. In giurisprudenza si distingue tra le “specifiche tecniche”, rispetto alle quali il principio di equivalenza è sempre applicabile, e i “requisiti minimi obbligatori”, che possono essere richiesti a pena di esclusione in quanto esprimono la definizione a priori dei bisogni dell’Amministrazione, e quindi hanno l’effetto di perimetrare a monte i tipi di prestazioni che sono state considerate idonee a soddisfare tali bisogni. 30. Il principio di equivalenza, nondimeno, è stato...
MIT: Premio di accelerazione
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 13/05/2025, n. 3392 ha risposto al seguente quesito: Si richiede se è possibile riutilizzare l'importo previsto per il premio di accelerazione, che non era ricompreso nella voce imprevisti, ma come voce dettagliata a sè, nel quadro economico di un intervento PNRR. Il riutilizzo avverrebbe per maggiori lavorazioni previste in variante, non sostanziale, e sarebbe riattribuito al contraente principale. [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata Si premette che il premio di accelerazione è stato progressivamente reintrodotto negli appalti pubblici con la finalità di incentivare l’appaltatore non solo a rispettare le tempistiche stabilite dalla stazione appaltante per l’ultimazione dei lavori ma, ulteriormente, ad anticipare i temp...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 13/05/2025, n. 3392 ha risposto al seguente quesito: Si richiede se è possibile riutilizzare l'importo previsto per il premio di accelerazione, che non era ricompreso nella voce imprevisti, ma come voce dettagliata a sè, nel quadro economico di un intervento PNRR. Il riutilizzo avverrebbe per maggiori lavorazioni previste in variante, non sostanziale, e sarebbe riattribuito al contraente principale. [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata Si premette che il premio di accelerazione è stato progressivamente reintrodotto negli appalti pubblici con la finalità di incentivare l’appaltatore non solo a rispettare le tempistiche stabilite dalla stazione appaltante per l’ultimazione dei lavori ma, ulteriormente, ad anticipare i temp...
Certificazioni di qualità non ammesse tra i requisiti di partecipazione. Procedura...
Certificazioni di qualità non ammesse tra i requisiti di partecipazione. L’Azienda sanitaria deve rifare la procedura In una gara per l’affidamento di servizi sanitari, la previsione di una clausola dall’efficacia sostanzialmente escludente, che impone il possesso di determinate certificazioni di qualità come requisito di partecipazione, non è conforme al Codice degli Appalti. [[CASESTUDY]] Pertanto, l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale è tenuta ad annullare in autotutela gli atti di gara e a bandirne una nuova in conformità alle indicazioni fornite. Lo ha stabilito Anac con la delibera n. 203, approvata dal Consiglio dell’Autorità il 21 maggio 2025. La procedura in questione riguardava l’affidamento di un servizio per la realizzazione di un sistema integrato di archiviazione, tracciabilità e rintracciabilità di vetrini, blocchetti, macro cassette, mac...
Certificazioni di qualità non ammesse tra i requisiti di partecipazione. L’Azienda sanitaria deve rifare la procedura In una gara per l’affidamento di servizi sanitari, la previsione di una clausola dall’efficacia sostanzialmente escludente, che impone il possesso di determinate certificazioni di qualità come requisito di partecipazione, non è conforme al Codice degli Appalti. [[CASESTUDY]] Pertanto, l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale è tenuta ad annullare in autotutela gli atti di gara e a bandirne una nuova in conformità alle indicazioni fornite. Lo ha stabilito Anac con la delibera n. 203, approvata dal Consiglio dell’Autorità il 21 maggio 2025. La procedura in questione riguardava l’affidamento di un servizio per la realizzazione di un sistema integrato di archiviazione, tracciabilità e rintracciabilità di vetrini, blocchetti, macro cassette, mac...